Passa ai contenuti principali
Che cosa sono i "filtri"  usati per filtrare il vino ?

I cartoncini per filtrare il vino, vengono inseriti in una apposita macchina in posizione verticale, vengono pressati e all’interno di essi viene fatto passare il vino prima  di essere imbottigliato ( per eliminare impurità e fondo del vino).


filtro per vino 

Le misure di questi filtri possono essere di cm 20 x 20 o cm 40 x40.

Solitamente questi cartoncini dopo il loro utilizzo vengono eliminati.
L’artista vivendo lei stessa nell’azienda vitivinicola di famiglia, ha iniziato a poco a poco a riciclare i propri cartoncini, facendoli asciugare al sole, per poi dipingerci a modo proprio, libero e informale.

Filtri usati ad asciugare



Usando colori acrilici e smalti, ma anche colori naturali realizzati da sé, con ciò che si può trovare in campagna, usando polvere di argilla,segatura, pigmento di bucce d’uva, cenere di legna , fuliggine, cera d’api, fondi di caffè, ecc...

bucce d'uva essiccate

pigmento ottenuto dalle bucce d' uva essiccate



La poesia, il significato...

“ Questi cartoncini  in questo preciso momento non esisterebbero più - ora .  Sarebbero spariti.  Ho voluto dargli una seconda vita, una seconda opportunità, una seconda possibilità.  Li vedo come ognuno di noi , nati , fatti , pensati per uno scopo, ma un giorno… improvvisamente…qualcuno, qualcosa, noi stessi ci diamo “ colore” , slancio, speranza, cambiamento…e quel momento è stupendo, è un mondo nuovo, è un nuovo inizio, una seconda vita !”

Chiara Cirio









Commenti

Post popolari in questo blog

Ringrazio l'amico e il critico d'arte Umberto Demichelis per il suo pensiero sulla mia arte. "Chiara Cirio é artista poliedrica,eclettica,versatile che procede con convinzione e tenacia nella sua ricerca in direzione di una più matura e definita identità creativa. Inizialmente dedita convintamente,ostinatamente ed esclusivamente alla scultura (laurea triennale di scultura presso Accademia Albertina di Torino,laurea biennale sezione scultura all'Accademia delle Belle Arti di Carrara) è andata via via 'affrancandosi' dalla plasticità rigida   del marmo e dalla sua inerte immobilità, che in qualche modo l'artista avvertiva come condizionante limitativa del suo bisogno creativo, per rivolgersi sempre più spesso e con sempre maggiore determinazione ad una pittura fatta di segni,grafemi, guizzi cromatici delicati,   rapidi e decisi. Una pittura,quella di Chiara Cirio, fatta talora di tracciature irregolari, di tratti geometrici, di spazi   delicati e sfondi i
 
MOSTRA PROROGATA FINO AL 28/05/2023